Hide and Seek

Osserva senza incanto il laborio del mondo, bianca ombra senza rifugio.
Danza con terrene movenze per mancati sguardi dei suoi esuli.
Giudicano il volto, i raggi del sole,
fa sanguinare ,il suolo, quei piedi scalzi.
Non in te verra` cercata meraviglia,
non in te troverai pace.
Danza, finche` solo le tue vesti specchieranno la luna.
Danza con lei e la sua luce, e per loro soltanto.
Non verrai ricordata come angelica creatura, bianca ombra senza sonno.
Dei fiori ricorderanno il profumo,
dei petali decanteranno il candore.
 

Rosso carminio

 

 
Storie che tacciono nel pallido crepuscolo,
volti fugaci senza nome nè ore.
Insegui, poeta, il binario perduto,
luogo celato per umano terrore.
 
Nel cielo carminio parole lontane
scritte da rive costrette a tacere.
Scorgi, poeta, il silenzio crudele
di amanti abbracciati senza potersi vedere.
 
E lì dove lo sguardo annulla le distanze
si incontreranno per meraviglioso errore
quei due lidi felici che non dimenticheranno
il rosso carminio del cieco rancore.
 
Osserva, poeta, l’umana vendetta
riflessa in natura da mari agitati.
Nascondi ai fanciulli che i grandi non han fretta
di perdonare chi li ha abbandonati.
 
Muore il poeta per perduta illusione,
il binario svanisce, ritornano le ore.
Rinasce dal corpo un uomo senza nome
con il solo rosso sfiorito del suo cieco amore.

Vista dalla siepe che il guardo esclude…

Ancora un tiro, ancora un tiro.
il tuo piccolo suicidio in confezione di lusso.
Soffia.
Vendetta servita alla tangente dell’universo che tanto hai cercato. Tu che non guardavi stelle e celesti loro compagni,
offusca i tuoi spazi,
nervi placati.
Non guardate lassù per l’aiuto e il perdono. Lui non è così buono da restare in luogo così scontato.
Che unità di misura ha la distanza tra le anime? Non lo so ma ancora un tiro…
Vorresti capirmi. Lo so. Non puoi.
Perchè tu guardi le stelle, ed io non sono certo una di loro.
Ostacolo per la vita migliore,, il tuo orizzonte ristretto, il tuo impegno, il tuo obbligo…
Ultimo tiro.
FIAT MORS…
e morte fu.

 

Comincio a sentirmi presa in giro…

Egemone solitudine tra le parole,
bellezza imperfetta narrata ad angeli sprezzanti.
Tasselli che scivolano su coordinate di spazio e tempo
…inesorabili…
…ordinati…
…irrefrenabili…
Credo nella religione del nulla custode
e nel disegno finale
rivelato e sentenzioso.
La Causa invisibile confonde e smarrisce
conservando illesa l’innocenza peccaminosa del suo intento.
Il numero scompare avvicinando il giudizio…
Nel terreno inferno brucerai con la colpa di inesistenti emozioni.

North Uist

 Al confine del vuoto
la dimora della morte
profumata di zagara.
 
Antiche signore tessono destini di manovali e poeti,
pescatori e ubriaconi.
 
Mentre la nebbia maledice acque immobili e pazienti
chiese sconsacrate benedicono la terra di avi e fantasmi.
 
Qui dove tutto parla e tace
resta incompiuto il mio grido senza perdono.
 
 

Difficile far finta di nulla…

 
  
 
 
Un segreto custodito da quattro mura di cartone,
sporche di vita.
Rimorso rimosso, forse rancore rinchiuso.
L’oblio è una maschera astuta,
ma la dimenticanza non accetta codardi.
Il paradosso di Schrodinger verificato,
vetro rotto al suo interno.
Frantumi lontani tra loro, nella forma e nel riflesso
rimandano una realtà relativa alla loro esistenza.
Il più bello ed il più letale
reciderà con la sua lama affilata le vene di chi ,posando gli occhi su di esso,
vedrà l’immagine distorta di sè stesso.
Sangue rubino sul sottile perimetro del tempo cristallizzato
e vita lacerata da uno scomodo ricordo.

Ora vi racconto la mia favola…

Custode presuntuosa di una bolla di sapone,
riluttante alla fragile purezza del suo bene.
Il vaso di Pandora è ancora integro,
ma ciò che lo rende così terribile è la giusta chiave sepolta nella mia coscienza.
So di avere ragione…ma la ragione è solo uno stato mentale,
come il tempo e la sofferenza che aumenta in base ad esso.
Dovrei chiuderlo in un sogno, il mio tesoro,
sperando che le urla future non ne intacchino la delicata superficie…
Ma la trasformerei in un falso ologramma…
le darei il diritto di prendersi gioco del presente e della luce che la colora.
Non cercherò di evitarle il contatto con le ruvide superfici,
non tenterò di prendermi gioco di Newton e delle sue leggi.
Lascerò che accada ciò che la natura ha disposto
…e il freddo che ne scaturirà sarà nulla in confronto alla tua immagine riflessa nei miei occhi.
Ma lasciami ancora un pò, come una bimba,
ferma nell ingenua sicurezza che quest incanto non l’abbandonerà così presto…

Mentre gli altri facevano il compito su Foscolo…

Solo terra sui cigli della via impervia,
la follia è una fedele alleata contro la solitudine.
Canta per me, caro bardo,
rendi illusoria l’ineluttabile verità,
trasforma questo stanco corpo in spirali di fumo, ribelli ai numeri e al destino,
perchè il libero arbitrio sembra solo una dolce favola per menti ancora esenti dal dolore.
Inganna il tempo, scompiglia gli eventi e confondi l’orologiaio nella sua soffitta, mentre geloso nasconde i suoi terribili segreti e ride della nostra incapacità di ascoltare i semplici sussurri di una mente che disprezza l’austero ordine a lei imposto.
Gioca con le idee ed i sensi, come Bacco fece prima di te.
Colora i suoni, rendi udibili i colori e visibile l’anima, che trascurata dai nostri occhi si nasconde, offesa e piena di rancore.
Offrici generoso l’eterea vista di ciò che non possiamo capire, poichè difficili si presentano i problemi ma sarà l’ingannevole linearità che li accoglierà suadente…

Bah…

Odio chi giunge a conclusioni affrettate senza darti la possibilità di cambiarle,
odio chi ti fa sentire sempre fuori posto, giusto per il gusto di farlo,
odio sentirmi sempre fuori posto,
odio chi non sa decidere da sè anche delle piccole cose,
odio chi dipende dalle decisioni degli altri,
odio i rimpianti,
odio i rimorsi, ma comunque odio di più i rimpianti,
odio chi ti fa pesare una tua scelta troppo a lungo,
odio chi non ha il coraggio di andare avanti,
odio chi si lamenta senza reagire, ma odio anche chi non aiuta coloro che non ci riescono,
odio il "dimmi di cosa vuoi parlare" perchè un dialogo non è diviso in compartimenti stagni,
odio chi non ti lascia il tempo di parlare,
odio i discorsi chiusi perchè c’è sempre qualcos altro da dire,
odio anche lasciarli aperti troppo a lungo,
odio chi pensa che essere anticonformisti sia un modo per creare un altra moda,
odio la moda e odio chi giudica in base ad essa,
ma a pensarci bene
odio chi giudica, ma so di non poterne fare a meno,
odio il caffè troppo amaro,
odio gli sguardi di sufficenza,
odio gli sguardi in generale,
odio il centro dell attenzione…dovrebbero abolirlo…o almeno tassarlo,
odio gli egocentristi,
odio chi spara stronzate solo per passare per "una persona con idee originali",
odio chi parla senza una minima conoscenza di ciò di cui sta parlando,
odio gli "oooo" sarcastici dopo aver espresso un pensiero che va leggermente al di là dei dialoghi di ogni giorno,
odio essere odiata, ma ciò ha qualcosa di sublime,
odio chi odia…cazzo questa è una contraddizione con i fiocchi!!!
Odio le contraddizioni,
odio i compromessi…no questa è banalissima…bè, allora odio i misunderstandings perchè non mi viene la parola in italiano,
odio chi continua a parlare pur non avendo nulla da dire,
e siccome non mi viene nient altro in mente
odio il vuoto che si è creato nel mio cervello,
Ah! 
Odio chi farà quel sorrisetto di compassione da me troppo conosciuto leggendo questo intervento,
odio il dover mandare a fare in culo qualcuno ma dovrò farlo se quell espressione sarà apparsa sul vostro viso,
un’ultima cosa:
io ti amo, ma sul serio, ma odio i "ti amo" perchè non conosco nessuna espressione che mi permetta di farti capire che è qualcosa di più forte…e io odio non avere le parole adatte per spiegarmi.

A truant finds home…and a wish to hold on to…

Priva di un’idea geniale per descrivere questo momento; insufficiente è la mia mente, persa in questa sera dipinta tra cielo e mare e terra; insufficiente è il mio corpo, mano tremante e lacrime insensate, brividi per il freddo pungente, eppure inavvertito.
Impreparata di fronte all’attesa possibilità di poter infine realmente scegliere.
Non più eterea ombra ma immotivata presenza.
Malinconico passato, torna a riempire il mio sonno di cieche domande…
 
…Si…la vagabonda ha trovato un rifugio ed un sogno a cui aggrapparsi…
La fuga non è eterna, ma senza fine la voglia di fuggire.
Stavolta non sarò sola in terra straniera…
 
La sera si spegne, non c’è più posto per me qua fuori. La notte non mi è ancora amica, ma neanche così ostile da oscurarmi…
Scompaio dietro un vetro e, dietro ad uno schermo, fingo di essere realmente colei che riesce a non abbassare timorosa lo sguardo di fronte ad una dolce sincerità…